"A quattro mani e due cuori", come dice Silvia, la mia collega musicista e musicoterapeuta condurremo a partire dall'8 novembre 2022 per 6 martedì una serie di incontri per adulti interessati a vivere esperienze di benessere in musica.
Fare musica insieme non significa semplicemente produrre contemporaneamente dei suoni. E' qualcosa che coinvolge la parte più vera ed istintiva di noi e svela qualcosa del nostro carattere e del nostro modo di essere. Così ci permette di comunicare in perfetta autenticità, di trovare, per così dire, la nostra vera voce, di narrare senza parole una storia che non avevamo mai detto davvero, di esprimerci totalmente.
Suonare, cantare e muoversi insieme crea una speciale connessione fra i componenti del gruppo, allentando così la sensazione di isolamento che a volte la vita adulta ci porta a sperimentare. Avere l'occasione di sbagliare senza pericolo, di riderne insieme e di imparare ogni volta a superarsi è un modo come un altro per sentirsi un po' bambini e di prendere le cose con rinnovata leggerezza.
E poi non resta che raccogliere tutte le esperienze vissute, consapevolizzarle per portarle con noi. E per quello, ci siamo noi.
Vi aspettiamo l'8 novembre per la prima esperienza di prova!
Info più dettagliate e iscrizioni 3485651013 (Sara) 3388557077 (Silvia) o esperienzemusicalidibenessere@gmail.com
Idee per genitori di piccoli/grandi musicisti
Ormai insegno flauto da circa 20 anni e ho chiacchierato spesso con i genitori a proposito del progresso, dei risultati e dell’atteggiamento verso lo strumento dei propri figli; in questo modo mi sono resa conto che il ruolo dei genitori nel progresso musicale dei figli può essere determinante.
Ci sono genitori che vorrebbero vedere il loro pargolo diventare il miglior strumentista del mondo perché sanno che questo è il suo desiderio, altri invece che anelano semplicemente a realizzare ciò che loro non hanno potuto fare. Ci sono genitori che spingono il figlio a studiare tantissimo, altri che non se ne curano. Ce ne sono che vivono per la vita strumentale dei figli, altri ancora che non la includono nella routine di famiglia e se ne sentono “disturbati”. Chi vede l’ansia da palcoscenico come una “stupidaggine”, chi le dà una tale importanza da preferire che il figlio non salga sul palco, mai. Le casistiche sono tantissime e quasi mai sono frutto di cattiva volontà.
Come sapere come agire, cosa dire, come essere sicuri di star facendo il meglio in questo campo, anche se, come nella maggior parte dei casi, “io non so nulla di musica”?
Ho pensato ad una serie di incontri nei quali come counselor faciliterò la condivisione delle vostre esperienze personali, per permetterne l’esplorazione e aiutarvi a prendere consapevolezza di cosa succede. Insieme al gruppo costruiremo una “cassetta degli attrezzi” perché anche voi possiate vivere al meglio la vita musicale dei vostri figli e sostenerli al meglio, a qualunque livello.
QUANDO:
Il primo incontro si terrà ONLINE, il 24 OTTOBRE 2022 h. 20-22
I successivi 4 incontri si terranno nei seguenti lunedì:
14,21,28 novembre 2022 (h.20-22) e 5 dicembre 2022 (h.20-22)
QUANTO:
Il primo incontro ha un costo di €10 che verrà scalato in caso di iscrizione agli incontri successivi.
Costo 5 incontri: €50
Il pagamento si può effettuare tramite satispay o paypal.me
DOVE:
ONLINE: Su meet, il link verrà inviato via mail e whatsapp agli iscritti
COME:
Per informazioni e iscrizioni scrivere a info@sarabondi.com o chiamare il numero 3485651013
Ascolta, lo sai che… è la mia nuovissima newsletter mensile: ecco gli argomenti del numero di GIUGNO da scaricare.
• HARPEGGIO 2021 – Ancora tempo per iscriversi fino al 15 giugno e 7 posti disponibili
• ORCHESTRA di FLAUTI a RITTANA – 19 e 26 giugno. Aperti a tutti. Tempo per iscriversi fino al 10 giugno
• Nuove iniziative di flauto e counseling: Bella Presenza
• Gruppi di incontro per musicisti: si è concluso il primo ciclo
• Cos’è SB FLAUTO e COUNSELING
• Calendario concerti
Nella musica, nelle lingue e in tante altre discipline, prendere lezioni da un buon insegnante è solo una parte del lavoro.
Altrettanto importante è infatti mettersi alla prova: davanti ad un pubblico, con un madrelingua ecc.
Esiste il rischio di sbagliare, esiste la possibilità di non avere successo al primo tentativo eppure vale la pena correre questo rischio, perché se chi ci segue è veramente un bravo insegnante, saprà sostenerci in questa nostra esperienza e aiutarci a trarne il miglior insegnamento.
Stavo riflettendo su questi argomenti durante le vacanze, pensando agli alunni dei corsi di musica di Progetto HAR e a quelli dell'Orchestra di Flauti, che a dicembre hanno suonato in pubblico, alcuni per la prima volta dopo solo un paio di mesi di lezione. Mi è venuto in mente quello che noi chiamiamo "il sabato dell'HARPEGGIO", ossia quel giorno che dedichiamo alla prova generale e ad analizzare con tutti gli alunni ciò che è successo, senza critiche distruttive, cercando invece di costruire insieme agli allievi una maggiore consapevolezza di ciò che succede sul palcoscenico, da utilizzare come strumento per una performance migliore.
Ho pensato anche a quei professori che non lasciano salire gli allievi su di un palco perché "non ancora abbastanza bravi" e mi sono chiesta per chi non siano ancora bravi a sufficienza. Forse perché loro (i professori n.b., non gli alunni) facciano una figura sufficientemente buona? Non è forse invidiabile avere alunni che dopo sole 8-10 lezioni sappiano stare con garbo davanti al pubblico, anche se il loro suono non è ancora perfettamente formato o la loro interpretazione ancora un pochino immatura? O forse per non rischiare di doverli aiutare a confrontarsi con un successo non proprio pieno? E di nuovo...pieno per chi? A volte mi sembra che le lezioni di strumento abbiano come protagonista l'insegnante invece dell'allievo.
Sono sinceramente convinta che né l'insegnante, né lo strumento, né la partitura possano essere il centro di interesse di una lezione. Solo l'alunno può esserlo e l'alunno nella totalità del suo essere: con i suoi interessi extra-musicali oltre che i suoi gusti musicali, con il maggiore o minore talento, la maggior o minor voglia di studiare, con il carattere che ha, la famiglia che ha, la storia che ha. Con le sue paure, le sue speranze, le cose che gli portano gioia e con le frustrazioni. Non per assecondarlo in ogni sua richiesta, ma perché solo così saremo veramente in grado di comunicare con lui/lei ed essere ascoltati veramente.
Ascoltiamo ogni tanto i nostri alunni, non solo quando suonano e non solo con le orecchie: in cambio otterremo l'inaspettato.
Buon ascolto!!
Sono molto felice di poter dire che sabato 26 ottobre ha preso il via a Cuneo, nella sede di Progetto HAR il nuovo progetto di orchestra di flauti per tutti i livelli e tutte le età. Dieci i coraggiosi partecipanti che si sono cimentati in quattro partiture sotto la mia direzione.
Questo è un progetto al quale tengo molto, poiché credo che sia estremamente importante, per chi impara a suonare uno strumento, avere delle opportunità per uscire dalla solitudine della lezione individuale e dello studio a casa e cimentarsi con brani e compagni di diverso livello ed estrazione. E' un modo come un altro per divertirsi e allo stesso tempo esercitarsi all'ascolto, al rispetto e al lavoro di squadra e gli allievi di sabato mi hanno veramente entusiasmata per la loro voglia e capacità di mettersi in gioco e superarsi.
Alcuni dei partecipanti studiano da qualche anno, altri sono ormai dei veterani dello strumento, alcuni, invece, lo riprendevano dopo anni e anni di abbandono, desiderosi di rimettersi a suonare.
Le partiture, quattro quelle affrontate sabato scorso, sono per il momento semplici trascrizioni di musiche varie, nelle quali ciascuno ha trovato qualcosa su cui riflettere: il lavoro comune è stato quello di rinforzare il messaggio che ogni voce conta ed ha la sua importanza e che il lavoro di tutti è arricchito dall'impegno di ogni singolo.
"Mi è piaciuto molto! E' stato bellissimo riprendere a suonare! Era da tempo che cercavo un gruppo così per riprendere un po' lo strumento" dice una delle partecipanti al primo incontro
Se questo progetto vi incuriosisce e volete venire a provare, il prossimo incontro è sabato 16 novembre dalle 14.30 alle 16.30, nella sede di Progetto HAR in via Saluzzo 28 a Cuneo. La lezione di prova ha un costo di €10 che verrà scalata dal totale in caso di iscrizione all'intero ciclo di incontri. Per informazioni sui contatti, cliccare qui